La Terapia Breve Strategica

L’approccio strategico nell’ambito della psicoterapia può essere definito come l’arte di risolvere complicati problemi umani mediante soluzioni “apparentemente” semplici … nonostante, infatti, certi problemi o sofferenze persistano da molti anni non per questo sono necessarie altrettanto lunghe degenze e complicate soluzioni.
Giorgio Nardone

La Terapia Breve Strategica

COS’È
La Terapia Breve Strategica™ è un approccio originale alla soluzione dei problemi umani che presenta specifici fondamenti teorici e prassi operative in costante evoluzione sulla base dell’esperienza empirica.

COME FUNZIONA
Si tratta di un approccio breve (al di sotto delle 20 sedute) che si occupa da una parte di eliminare i sintomi e i comportamenti fonte di sofferenza, dall’altra di produrre un cambiamento nelle modalità attraverso le quali una persona costruisce la propria realtà personale e interpersonale.

A differenza delle tradizionali teorie psicologiche e psichiatriche, un terapeuta strategico non utilizza nessuna definizione di “normalità” o “patologia” psichica; si basa piuttosto sui concetti di “funzionalità” o “disfunzionalità”.

Da un punto di vista strategico, quindi, per cambiare una situazione problematica, non è necessario indagare e svelare le cause passate (aspetto su cui, peraltro, non si avrebbe nessuna possibilità di intervento), ma risulta più utile lavorare sul come il problema funziona nel presente e su quali strategie siano più adatte a creare un cambiamento efficace e duraturo.

Per raggiungere questo risultato nella maniera più rapida ed efficiente possibile, l’intervento strategico è di tipo attivo e deve produrre risultati già a partire dalle prime sedute.

LE TENTATE SOLUZIONI
Secondo Erickson “ogni individuo possiede caratteristiche uniche ed irripetibili”.
Altrettanto originale, secondo l’approccio breve strategico, è l’interazione del singolo con se stesso, gli altri e il mondo.
Di conseguenza, anche l’interazione terapeutica dovrà essere unica e irripetibile.
Sta al terapeuta adattare la propria logica e il proprio linguaggio a quello del paziente procedendo, in tal modo, nell’indagine delle caratteristiche del problema da risolvere, sino alla rilevazione della sua specifica modalità di persistenza. Tecnicamente, questa è la fase di indagine sulle “tentate soluzioni” (il principale strumento operativo del lavoro strategico).

In pratica, si tratta di individuare quali sono i tentativi di soluzione ridondanti, ossia quell’insieme di azioni personali, pensieri soggettivi, dinamiche relazionali, emozioni dominanti, ecc. che costantemente la persona mette in atto nel tentativo di superare il problema.

Una volta individuate le peculiarità della persistenza del problema, il terapeuta potrà utilizzare la logica di Problem Solving che appare più idonea. Se la modalità di persistenza del disturbo appare tra quelle ben note si potrà utilizzare una sequenza formalizzata di strategie e soluzioni, ossia un protocollo specifico di trattamento.

Negli anni, presso il Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo, abbiamo perfezionato molti protocolli specifici di trattamento per problemi come gli attacchi di panico, l’agorafobia e la claustrofobia, l’ipocondria, i disturbi ossessivi e quelli ossessivo-compulsivi, quelli sessuali e per le principali forme di disordine alimentare come l’anoressia, la bulimia e il vomiting. Se al contrario il meccanismo di persistenza del problema sembra avere aspetti di originalità, si escogiterà una serie di strategie costruite ad hoc.

In entrambi i casi, sarà la misurazione dei risultati di volta in volta prodotti – non solo tra l’inizio e la fine della terapia, ma durante ogni singola fase del processo terapeutico – a guidare i successivi passi terapeutici, come in un rigoroso modello matematico.

COSTRUIRE AUTONOMIA E INDIPENDENZA È IL FINE ULTIMO DELLA TERAPIA
Il cambiamento strategico è efficace quando mette la persona in condizione di non doversi più “appoggiare” o farsi aiutare, ma essere in grado di gestire in prima persona le esperienze che la vita le propone.

Questa metodologia permette nella maggioranza dei casi di sbloccare la patologia molto rapidamente.
A tale cambiamento corrisponde un progressivo innalzamento di autonomia personale e un incremento dell’autostima, dovuto al recupero della fiducia nelle proprie risorse e capacità personali. Da quest’ottica, appare assurda la usuale convinzione che problemi e disagi che persistono da molto tempo, necessitino obbligatoriamente, per essere risolti, di un altrettanto lungo e sofferto trattamento terapeutico.

In molti casi, mediante un piano strategico ben congeniato e ben applicato, si possano sbloccare, in tempi rapidi (talvolta dopo un solo incontro), problemi e disturbi radicati da anni

DATI DI EFFICACIA ED EFFICIENZA DELLA PSICOTERAPIA BREVE STRATEGICA
Gli esiti positivi dell’applicazione del modello si attestano sul 88% dei casi trattati, con efficacia ancora più elevata per i disturbi fobici-ossessivi dove raggiunge il 95%.

​L’efficienza relativa alla completa guarigione dal disturbo (che include tre incontri di follow-up) si attesta su una media di 7 sedute per l’intero trattamento.

Risultati di efficacia dei protocolli di trattamento:

  • Disturbi fobici e ansiosi (95% dei casi)
  • Disturbi ossessivi e ossessivo-compulsivi (89% dei casi)
  • Disordini alimentari (83% dei casi)
  • Disfunzioni sessuali (91% dei casi)
  • Disturbi dell’umore (82% dei casi)
  • Disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza (82% dei casi)
  • Disturbi legati alla dipendenza da internet (80% dei casi)
  • Presunte psicosi, disturbo borderline e di personalità (77% dei casi)

Il fatto che le psicopatologie possano essere decisamente sofferte e persistenti da anni non significa che la terapia debba essere altrettanto sofferta e prolungata nel tempo.


Per approfondimenti si rimanda a:

  • “L’Arte del cambiamento. La soluzione dei problemi psicologici personali e interpersonali in tempi brevi”, Giorgio Nardone, Paul Watzlawick
  • “Cambiare per conoscere. L’evoluzione della terapia breve strategica”, Nardone, Portelli​

​Dott. ssa Daniela Birello (Psicologo – Psicoterapeuta Ufficiale del Centro di Terapia Strategica)

​Per maggiori informazioni: danielabirello@gmail.com

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